Realtà Aumentata: il packaging che prende vita

 
Oggigiorno ciò che il consumatore cerca è l’esperienza utente, infatti, sempre più spesso, catturare la sua attenzione con un bel packaging non basta. Il cliente sente il bisogno e vuole essere coinvolto; è alla ricerca di qualcosa di diverso e di più stimolante in grado di farlo sentire partecipe anche emotivamente. È qui che il packaging interattivo si rivela una soluzione interessante!
 

Il packaging interattivo è pensato per emozionare e coinvolgere il consumatore. La curiosità dell’utente viene stimolata e si va a creare una sorta di connessione emotiva tra consumatore e prodotto che si concretizza nella capacità di “intrattenere” il cliente e di invitarlo ad interagire in modo attivo con il packaging.
 
In un articolo precedente sul Packaging Interattivo abbiamo introdotto l’argomento più in generale e abbiamo analizzato quali tipi di packaging interattivi si possono trovare nel mondo del design. Tra questi figuravano quelli che utilizzano la Realtà Aumentata o AR per coinvolgere il consumatore e fornirgli un’esperienza utente diretta e personalizzata. Grazie ad essa i packaging prendono vita diventando interattivi, si trasformano in elementi di gioco oppure forniscono informazioni utili sugli imballaggi, rendendoli anche in alcuni casi più accessibili.
 
 

La Realtà Aumentata: cos’è?

La Realtà Aumentata consiste in un metodo decisamente interattivo di fornire informazioni digitali, le quali vengono sovrapposte in tempo reale all’immagine, che noi vediamo e che appartiene alla realtà, andadola ad “aumentare” e renderla più accattivante. Rappresenta uno strumento potentissimo, perchè permette di accedere nell’immediato a diversi contenuti, tra cui video, immagini, testi, elementi audio, animazioni 3D, giochi, siti web e molto altro ancora, semplicemente inquadrando un QR Code.
 
Attenzione però, esiste anche un altro tipo di realtà, parallela a quella Aumentata se vogliamo, che è la Realtà Virtuale. Essa non si va più a sovrapporre ad immagini reali, ma va a sostituirle del tutto, trasportando l’utente in un altro universo, interamente virtuale.
 
 

La Realtà Aumentata: cosa può fare?

Ed ecco che, se questo QR Code viene applicato sul packaging, la Realtà Aumentata diventa uno strumento ancor più interessante. A questo punto si rivela un’ottima occasione per veicolare informazioni sul prodotto oltre quelle già presenti sulla confezione e per rendere più interattiva e coinvolgente l’esperienza utente. 
 
Con la Realtà Aumentata le possibilità di interattività sono illimitate. Si possono creare contenuti digitali grazie ai quali l’utente è completamente immerso nell’esperienza del packaging. Il prodotto può prendere vita e raccontare la storia di chi l’ha prodotto, attraverso elementi multimediali; può fornire istruzioni d’uso mediante video tutorial andando a sostituire quei noiosi manoscritti solitamente forniti all’interno delle confezioni; può trasformarsi in un vero e proprio gioco e tanto altro ancora. La Realtà Aumentata dà largo alla creatività rivelandosi uno strumento estremamente versatile.
 
 

La Realtà Aumentata: che cosa comporta?

Un tempo, non troppo lontano, il packaging con Realtà Aumentata rappresentava uno sforzo oneroso in termini di tempo e denaro soprattutto; al giorno d’oggi invece non lo è più. Questo perché la Realtà Aumentata ormai viaggia attraverso il web ed è a portata di smartphone e di tutti, in molti casi senza neanche l’utilizzo di alcuna applicazione.
 
Nessuna particolare modifica al packaging è richiesta, basta inserire un QR Code in un angolo dell’etichetta o della scatola. In alcuni packaging più complessi invece, il QR Code viene integrato direttamente all’interno della grafica della confezione non risultando dunque visibile a colpo d’occhio.
 
Rappresenta inoltre un’opportunità di rivoluzionare la comunicazione con i consumatori, in quanto le informazioni possono essere presentate in modo completamente nuovo, sono costantemente aggiornabili e permettono in molti casi di mantenere un contatto continuativo e diretto con i consumatori.
 
 

La Realtà Aumentata: perché funziona?

Abbiamo già ribadito prima quanto la Realtà Aumentata sia uno strumento potente in termini di packaging, ma si rivela anche molto efficace se si parla di divulgare contenuti. Secondo alcune statistiche, infatti, i contenuti forniti mediante AR, a parità di qualità, catturano maggiormente l’attenzione del consumatori rispetto a canali di comunicazione più tradizionali.
L’immediatezza con cui si ricevono i contenuti sicuramente gioca un ruolo chiave. Siamo quotidianamente sommersi da infinite informazioni, non abbiamo mai tempo e proprio per questo ormai la nostra attenzione quando ci dedichiamo alla ricerca di un qualcosa è ridotta al minimo.
 
Per questo motivo, poter accedere a contenuti specifici sul prodotto o sul produttore interagendo direttamente con il packaging ci permette di usufruire nell’immediato di informazioni, che difficilmente saremmo andati a cercare spontaneamente sul sito web del brand. 
 
Il packaging interattivo con Realtà Aumentata rappresenta un’ottima opportunità per tutti: brand e consumatore. Il cliente tenendo in mano il packaging si troverà ad essere coinvolto in un’esperienza interattiva grazie al prodotto che prende vita, il brand avrà la possibilità di aumentare le visualizzazioni del proprio sito web, dei propri social e dei propri contenuti in primis.
 
 

Qualche esempio…

Ora entriamo nel vivo e vediamo qualche esempio realizzato di packaging che sfrutta il potente mezzo della Realtà Aumentata! Iniziamo:
 
 
Amaro Montenegro
Partiamo con un noto brand: l’Amaro Montenegro. Il marchio ha realizzato un’esperienza di realtà aumentata assieme al fornitore del servizio Viewtoo e il famoso Armando Testa, in cui il consumatore, a partire dal packaging, viene trasportato alla scoperta del prodotto. Inquadrando parti diverse della scatola contenente la bottiglia si può accedere a svariati contenuti, i quali prendono vita grazie alla Realtà Aumentata. Viene rivelata un’anteprima del contenuto della scatola, mostrati momenti della sua produzione, svelate alcune curiosità o modalità di utilizzo all’interno di cocktails, oltre che essere fornite informazioni sul prodotto e sul produttore.
 
 
Pepsi X DC Comics Can
Pepsi e DC Comics hanno assemblato una collezione di lattine con i personaggi di Justice League. Sbloccando la grafica a pixel sulla lattina, con l’utilizzo di uno smartphone viene offerta al cliente un'esperienza di consumo coinvolgente rivelando i supereroi nascosti che possono combattere con altre persone.
 
 
Pizza Hut 
Terzo esempio, il marchio Pizza Hut, il quale ha prodotto una scatola per pizza in edizione limitata che utilizza la Realtà Aumentata per consentire ai consumatori di giocare a Pac-Man semplicemente scansionando un codice QR con il proprio smartphone. L’esperienza non si ferma qui, ma continua perché i giocatori possono condividere i punteggi ottenuti su Twitter e partecipare a una lotteria per vincere una postazione di gioco personalizzata di Pac-Man.
"Il design e la creazione di Pac-Man sono stati ispirati dalla forma di una pizza con una fetta rimossa, rendendo questa partnership così appropriata per il marchio Pac-Man", ha affermato Yutaka Fuse , responsabile delle licenze e del marchio presso il produttore di Pac-Man.
 
 
 

Il consumatore con le sue azioni diventa protagonista dell’esperienza di apertura o di utilizzo del packaging, prima che del prodotto, ed è proprio questa “partecipazione” a rendere memorabile il suo “incontro” con la confezione e quindi con il brand. Grazie alla realtà aumentata, i packaging si trasformano in veri e propri veicoli di esperienze personalizzate ed immersive. È forse questo il futuro del packaging?
 
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